LILLI E IL VAGABONDO – VHS DISNEY VIDEO FEBBRAIO 1998
Scritto da disneytapesandmore || 22 Marzo 2022



“Lilli e il Vagabondo” 
(Lady and the Tramp) 

VHS FEBBRAIO 1998

Codice VHS: VS 4725
BOX: Nero Piccolo (logo B.V.H.E.)
Collana: (1997-2000)
Distributore: Buena Vista Home Entertainment – Via Sandri 1, Milano
Ologramma argentato: Apprendista stregone (1997-2000)
Sticker VHS: Disney Video (1997-2001)
Logo WD: Assente
Pubblicità iniziali: “La Sirenetta” (al cinema), “Cenerentola“, “Taron e la pentola magica“, “Winnie the Pooh – Alla ricerca di Christopher Robin“, “Cuccioli della giungla
“É un vero Walt Disney”: “La Carica dei 101”
Intro:
Edizione: Febbraio 1998
Versione: Vendita
Macrovision

DESCRIZIONE NASTRO:

La videocassetta del Classico Walt Disney “Lilli e il Vagabondo” uscita in Italia nel Febbraio 1998 è un nastro unico nel suo genere. Non esiste al mondo altra VHS nella quale si può ascoltare il secondo doppiaggio italiano del film, inciso in occasione della redistribuzione cinematografica del 1997 che coinvolse vari Paesi. L’edizione italiana del 1997 è ricordata con affetto da chiunque abbia posseduto da bambino questo nastro, mentre chi ha conosciuto la prima versione italiana non ne vuole neanche sentire parlare. Il problema è che il nuovo cast includeva diversi talent, come Margherita Buy (Lilli) e Claudio Amendola (Biagio), senza precedenti esperienze in tema doppiaggio. Vi starete chiedendo, perché fu necessario un ridoppiaggio? La motivazione non risiede certamente nello stato di conservazione della traccia audio italiana del 1955, che versava ancora in buone condizioni. Spostiamoci quindi negli Stati Uniti. Peggy Lee, doppiatrice originale di Tesoro, Gilda, Si e Am, citò la Walt Disney per aver utilizzato senza consenso la sua voce in tutte le videocassette di “Lady and the Tramp” stampate negli U.S.A. durante il 1987. La causa fu vinta da Peggy Lee nel 1991, costando alla Disney ben 2.3 milioni di dollari. Quando il film venne restaurato nel 1997, per evitare che i doppiatori delle altre nazioni rivendicassero gli stessi diritti di Peggy Lee, la Disney impose il ridoppiaggio della pellicola in tutti quei Paesi che avrebbero riproposto il film nelle sale. Tali ridoppiaggi confluirono anche nelle edizioni home video prodotte poco dopo. Come mai si fece retromarcia nel 2006 in Italia? Non abbiamo una certezza, ma i motivi del ritorno al doppiaggio originale possono essere fondamentalmente due:

  • Riconoscimento della superiorità della prima versione;
  • Alcuni doppiatori che parteciparono alla versione del 1955 erano deceduti, altri invece non avevano avanzato alcuna richiesta di royalties nei confronti della Disney, sebbene la loro voce fosse presente in diversi lungometraggi usciti in videocassetta. Chi si occupò della distribuzione home video nel 2006 probabilmente ritenne scongiurata l’ipotesi di una loro eventuale richiesta di indennizzo.

Veniamo ora all’analisi del comparto video. Oltre al totale restauro in digitale, certificato THX, vennero completamente rinnovati i cartelli del film, cestinando per sempre quelli del 1955. Una rilevante differenza rispetto all’edizione anni ’50 la si ha con la scelta, che condividiamo, di dar spazio ai nomi del cast italiano tra i cartelli.

La videocassetta italiana non riproponeva la versione widescreen, ma l’immagine era adattata ai 4:3 delle vecchie televisioni, scelta presa anche con la prima VHS del 1990. Quello che notiamo in questo master è che in alcune sequenze si osserva un eccesso di saturazione, appena ai limiti della tollerabilità.

PUBBLICITÀ E CATALOGHI:

Il ritorno di “Lilli e il Vagabondo” nelle case italiane venne annunciato in grande. Quale modo migliore di festeggiare la nuova videocassetta se non quello di realizzare spot televisivi? Nel seguente video, al minuto 07.04, potrete trovare la pubblicità dell’edizione VHS 1998.

Ovviamente, non potevano mancare poster e profit planner destinati ai rivenditori di videocassette. Ve ne mostriamo un paio direttamente dai nostri archivi. Ci scusiamo se le foto non sono perfette, ma è estremamente complicato fotografare materiale così delicato e prezioso.

E per concludere, la Disney non rinunciò alla progettazione di una busta piena zeppa di premi da inserire nella custodia della VHS.

STORIA DELLA VHS:

Dopo circa 7 anni dall’edizione dell’Ottobre 1990, “Lilli e il Vagabondo” tornò nuovamente disponibile in videocassetta. La nuova edizione era stata annunciata non solo da spot televisivi e articoli pubblicitari, ma la promozione era avvenuta anche all’interno delle videocassette Disney stesse. Basti ricordare i primi esemplari in VHS de “Le avventure di Winnie the Pooh“, nei quali era presente un trailer pubblicitario della nuova versione di “Lady and the Tramp“. Abbiamo già anticipato che il ridoppiaggio qui contenuto non tornerà mai più in alcuna videocassetta. Nonostante ciò, la grande richiesta del titolo e la sua permanenza in catalogo per circa due anni hanno assicurato la produzione di un enorme quantitativo di esemplari, al punto che ancora oggi la videocassetta è facilmente reperibile. Talvolta anche sigillata!

Poiché parte anche del catalogo home video Disney americano di fine anni ’90, “Lilli e il Vagabondo” fu tra i fortunati titoli che per primi debuttarono su DVD nel nostro paese. Della distribuzione di questi primissimi DVD italiani se ne occupò la Warner Home Video, dietro incarico della Buena Vista. E attenzione, il debutto avvenne col doppiaggio del 1997! Quando nel 2001 il distaccamento italiano della Buena Vista scelse i DVD da proporre, attingendoli dal precedente pacchetto Warner, selezionò soltanto quei titoli che erano ancora presenti nel catalogo di VHS italiano. La videocassetta della dolce Lilli, purtroppo, era stata esclusa l’anno precedente dal listino italiano e pertanto non fu protagonista di una nuova edizione Buena Vista, che arrivò soltanto nel 2006. L’edizione del 2006 adottava il doppiaggio del 1955, gettando definitivamente nell’oblio il doppiaggio anni ’90.

Facciamo un passo indietro, nel 1998. Siamo negli anni ’90. Quale era il modo più legale di guardare un film, escludendo eventuali trasmissioni televisive, senza acquistarne la videocassetta? Ma naturalmente quello di ricorrere al videonoleggio! Contrariamente a quanto avvenne nel 1990, la nuova videocassetta di “Lilli e il Vagabondo” fu proposta anche in versione da noleggio. La fascetta era di base la stessa della versione vendita, adattata per renderla conforme agli altri Classici Disney proposti in quel periodo per il noleggio. Ricordiamo che le videocassette da noleggio dei tempi, riferendoci al mondo Disney, non adottavano box compatti: i box continuavano ad essere di dimensioni più grandi rispetto quelli che venivano contemporaneamente proposti con le versioni da vendita. Altra differenza risiede nella tinta del box, trasparente anziché nera. Sulla fascetta era segnalato che si trattasse di una “Versione noleggio”, con codice VI 4758 (VS 4725 nell’edizione da vendita).

 

 

OCCHIO…ALLA RISTAMPA!

L’edizione del 1998 di “Lilli e il Vagabondo” rimase in catalogo fino all’inizio del nuovo millennio. Le ultime ristampe prodotte si differenziavano esclusivamente nello sticker SIAE dalle prime. Niente più adesivo verde a sigillo del box, bensì venne adottato uno sticker SIAE argentato a partire dalle copie prodotte negli ultimi mesi del 1999.

Articolo con scopo informativo. Tutte le immagini appartengono ai rispettivi proprietari di Copyright. Hanno contribuito per le immagini l’amico e nostro collaboratore Roberto Greco.