“FIABE….COSÌ”: LE PIÙ BELLE FAVOLE DEL MONDO
Scritto da disneytapesandmore || 2 Settembre 2020

Quando ero piccolo ho avuto diverse videocassette di fiabe “non Disney”. Tra queste ce ne erano molte con le puntate de “Le più belle favole del mondo”, lunga serie d’animazione Giapponese prodotta dalla Dax Productions tra il 1976 e il 1979. L’Italia non ricevette la serie in una volta sola, ma arrivò in tre blocchi. Il primo blocco, “Fiabe….Così“, circolò sulla Rai a partire dal 1980.

Questo blocco è forse il più famoso e la sua sigla era caratterizzata da un fotogramma fisso, basato su un disegno della sigla nipponica,  accompagnato da “I pini di Villa Borghese” di Ottorino Respighi. Il secondo, senza un titolo preciso, venne curato dalla Rusconi Editori Associati. Entrambi vennero doppiati a Roma ed il loro cast includeva Antonella Baldini tra le voci ricorrenti. Il terzo ed ultimo blocco, “Le più belle favole del mondo“, venne doppiato a Milano e distribuito dalla Video Star.

Non so dire cosa mi ha fatto innamorare della serie: i disegni cambiavano ad ogni puntata e spesso erano molto “approssimativi”. Sicuramente la tipologia di narrazione e le musiche hanno giocato un ruolo determinante, ma credo che il mio apprezzamento verso questa serie sia il fatto di aver portato sui teleschermi racconti che nessun’altra serie d’animazione aveva osato proporre. La serie non si faceva problemi a narrare fiabe tristissime ed inquietanti, senza lieto fine. Ne sono un esempio le puntate “Scarpette rosse” ed “I guanti rossi di Emily”. La prima è tratta da una novella di Andersen, dove una ragazza verrà punita per la sua vanesia da un incantesimo che la costringerà a danzare con le sue scarpette rosse fino alla morte;

la seconda consiste in un racconto del terrore in cui una bambina svanisce misteriosamente nel sonno dopo non aver mantenuto la parola data ad un misterioso vicino.  Alcuni potrebbero criticare questa scelta, ma secondo me è un pregio: inserendo dei finali amari si fa comprendere ai bambini che nella vita non sempre le cose vanno come noi vogliamo. Potrei citarne altre come “La Sirenetta”, proposta col suo originale finale strappalacrime, ma la lista sarebbe davvero infinita.

Parliamo piuttosto delle videocassette italiane! Le prime videocassette uscirono tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90. Erano sia edizioni cartonate, che versioni con copertina rigida e conservavano tutte i vecchi doppiaggi. I doppiaggi Rai si trovavano nelle videocassette della Center Video, della Sirio Video, della Ged/Edicart/Vega – tanti nomi per un’unica casa – e della Eden Video, quelli del blocco Video Star erano nelle videocassette Sampaolo-Mastervideo, per poi finire anche in videocassette del Corriere della Sera dopo la metà degli anni ‘90. Focalizzandoci su ogni singola label:

GED/EDICART: per la Ged/Edicart uscirono delle videocassette allegate a dei volumi contenti solitamente due puntate per VHS, prese dai primi due blocchi. Inizialmente vennero proposte con la sigla Rai “Fiabe….Così“, allungata inserendo in apertura e chiusura una voce narrante.

La voce pronunciava le seguenti frasi:

Ciao, stai per vedere due tra le più belle fiabe della tradizione letteraria mondiale. In questa collana ne troverai altre che potrai rivedere e leggere ogni volta che vorrai. Buon divertimento!

e, alla fine,

Ciao, alla prossima fiaba!“.

In un secondo momento venne cambiata la narrazione e il titolo della serie venne coperto dalla scritta “Racconti Classici per ragazzi“. In seguito dell’originale cartello “Fiabe….Così” non vi restò più traccia: come sfondo per i titoli fu utilizzato il disegno usato per un libro della Ged. Il titolo divenne ora “Le Fiabe più belle“.

VEGA VIDEO: la Vega Video distribuì le fiabe in varie versioni. Ricordiamo la collana “Magiche Fiabe“, che utilizzava la parte superiore dello stesso disegno de “Le fiabe più belle“. In questi volumi c’erano circa quattro storie per videocassetta, salvo puntate più lunghe.

Attenzione: nella raccolta vennero inclusi anche i film sovietici “La Regina delle Nevi” e “Pinocchio e la chiave d’oro“. Molte videocassette della VEGA Video contenevano una sola fiaba per VHS, abbinata ad un cortometraggio dei “Looney Tunes“. C’era la possibilità, anche in questo caso, di scegliere tra versione cartonata e non.

In quest’ultimo caso non vi era alcuna sigla: le fiabe incominciavano dal titolo dell’episodio e i cartelli erano quelli de “Le fiabe più belle“.

EDEN VIDEO/CENTER VIDEO: Distribuì molte più fiabe rispetto a quelle delle precedenti label, attingendole dai primi due blocchi e utilizzando i cartelli storici. Erano disponibili sia videocassette cartonate che VHS con box rigidi. Se le prime edizioni avevano dei master scadenti e sbiaditissimi, le edizioni successive avevano al contrario delle ottime copie dei master Rai. Indicativamente, quelle coi master peggiori hanno uno sfondo giallo in copertina.

SIRIO VIDEO: Nelle videocassette c’erano due fiabe e soltanto la prima era segnalata in copertina. Le fascette utilizzavano gli stessi disegni di alcune copertine delle Videocassette Eden per cui è presumibile che anche i master abbiano la stessa fonte.

Come sigla iniziale c’era sempre la musica de “I pini di Villa Borghese“. Cambiavano le immagini: venne creata una nuova animazione dove compariva il logo “Fiabilandia” (presente anche sulla fascetta). La seconda puntata, al contrario, manteneva i cartelli storici.

SAMPAOLO MASTERVIDEO: Venne pubblicato il terzo blocco quasi integralmente. Le prime edizioni avevano delle fascette a sfondo verde, le seconde a sfondo bianco e le terze facevano parte della collana “I Fantastorie”. Ecco un esempio della seconda edizione, foto proveniente da eBay.

Nuovi doppiaggi, creati mantenendo la colonna sonora originale, vennero realizzati per delle videocassette appartenenti alla collana “Il Castello delle Fiabe” distribuita nel 1991 da Armando Curcio Editore. Furono doppiati soltanto un numero limitato di episodi.

Neanche quasi tutte le VHS distribuite dalla AVO Film dopo il 1994 usavano il doppiaggio originale. Questi doppiaggi, che anche qua coprivano solo pochi episodi, erano creati utilizzando il master inglese della serie, conosciuta nel Regno Unito come “Tales of Magic”. La narrazione venne affidata a Caterina Rochira. Tra le voci ricorrenti c’erano quelle di Claudio Moneta, Aldo Stella e Jasmine Laurenti. In questo caso venne creata una nuova colonna sonora, poiché con ogni probabilità non fu fornita quella originale. Sicuramente l’adattamento venne svolto sulla base della versione trasmessa dalla Rai: i dialoghi erano quasi del tutto identici!

Negli anni 2000 arrivarono i DVD: in edicola cominciarono a circolare tantissime edizioni che contenevano dei riversamenti delle videocassette originali. Tornò all’attacco anche l’AVO FILM: distribuì moltissime puntate, ridoppiandole nuovamente. E questa volta i doppiaggi mantenevano il commento musicale originale! I master video erano completamente restaurati, anche se spesso risultavano troppo luminosi.

Io ho collezionato un po’ tutte le varianti delle videocassette. Durante le elementari accantonai queste fiabe e quando arrivai alle scuole medie la mia passione riscoppiò. Appena possibile mi misi alla ricerca di informazioni sul Web. Sapevo di non aver tutti gli episodi, ma mai mi sarei aspettato che ci fossero oltre 180 storie raccontate in questa serie! Cercando i vari episodi ho conosciuto delle persone fantastiche, anche loro cresciuti a pane e “Fiabe….Così“. Persone che mi hanno aiutato nel recupero della serie, oggi quasi ultimato dopo oltre dieci anni. Mi sento dunque di ringraziare tantissimo Massimo, Angelo, Gionatan e tutti gli altri protagonisti di questa avventura! Un ringraziamento speciale va anche a Matteo Fracch, autore di questo topic, al quale collaborai pure io, che analizza nel dettaglio la storia televisiva della serie.

Oggi queste fiabe sono praticamente scomparse dai palinsesti: la Rai non le trasmette più dagli anni ’90 e le tv regionali le propongono raramente come “tappabuchi”. Confrontandomi con varie persone ho però riscontrato che queste fiabe sono ancora vive nei ricordi di chi le ha viste da bambino. Spetterà quindi a noi farle conoscere alla nuova generazione…magari saltando inizialmente le puntate più tragiche!